


Un murales dedicato ad Enzo Tortora, simbolo della malagiustizia
Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato un Ordine del giorno, di cui sono primo firmatario, sottoscritto da colleghi di maggioranza e opposizione, che impegna la Giunta a far realizzare – scegliendo uno degli edifici pubblici di proprietà della Regione – un murales dedicato a Enzo Tortora.
È un tributo doveroso a Tortora, simbolo della mala giustizia, della giustizia ‘spettacolo’, della gogna inutile. Vittima innocente non solo della false accuse dei pentiti, ma dell’esplosivo combinato disposto di malagiustizia e informazione giustizialista, che lo fecero rimanere per sette mesi in carcere portandolo poi, lentamente, alla morte. Quella immagine, che avrebbe dovuto rappresentare un monito sembra però non aver insegnato nulla: nonostante siano passati 32 anni dalla morte di Tortora, assistiamo quotidianamente a casi di mala giustizia, di sentenze fatte dai e sui media e dall’opinione pubblica, di martiri che pagano ingiustamente. Basti pensare che lo Stato Italiano ha speso 45 milioni di euro lo scorso anno per indennizzare i cittadini ingiustamente detenuti, che sono stati 1.000 nel 2019 e ben 28.702 dal 1992 ad oggi.
Con l’approvazione di questo Odg dunque, in virtù dell’approvazione da parte dell’Aula della legge sulla Street Art e dell’Odg con cui chiediamo di dedicare una apposita sezione del premio ‘Lazio Street Arr’ al tema dei diritti, delle libertà e delle garanzie intendiamo ricordare Enzo Tortora con un murales su uno degli edifici regionali, perché sia da monito per il futuro, affinché certi scempi e certe ingiustizie che distruggono intere esistenze non accadano più.

Odg per difesa diritti umani attraverso Street Art
Ieri, proprio alla vigilia del 10 dicembre, Giornata mondiale dei Diritti Umani, l’Aula della Pisana ha approvato un Ordine del Giorno a firma mia e della collega Marta Leonori che impegna la Giunta regionale a promuovere all’interno del premio ‘Lazio Street Art’ una sezione dedicata al tema dei diritti, delle libertà e delle garanzie.
Con l’approvazione di questo Ordine del Giorno, la Regione Lazio mostra ancora una volta grande sensibilità nei confronti della salvaguardia di diritti fondamentali, che richiedono l’impegno di tutte le pubbliche amministrazioni. L’Odg è collegato alla Proposta di Legge 222, approvata ieri dal Consiglio regionale, che ha come obiettivo la promozione, la valorizzazione e il sostegno alla Street Art, quale forma espressiva in grado, per la forte capacità comunicativa e di impatto sul territorio, di contribuire a rigenerare, riqualificare e valorizzare, in chiave culturale e sociale, i luoghi e i beni delle città, con particolare riferimento ad aree da recuperare nonché periferiche o extra-urbane.
E proprio questa forma di arte visiva, particolarmente adatta a comunicare in modo diretto, può essere un ottimo veicolo per trasmettere messaggi di forte impatto comunicativo, come quelli inerenti appunto la difesa dei diritti umani.

Da Pisana ok a Roma Agenzia Ue ricerca biomedica

Metro C. Con Giunta Raggi 4 anni di nulla

Preoccupati per situazione Roma Metropolitane
Siamo molto preoccupati per la situazione di Roma Metropolitane e in particolare per l’esubero di 29 lavoratori dell’azienda, che mette seriamente a rischio i tanti progetti gestiti dalla partecipata comunale e finanziati anche dalla Regione Lazio: ad esempio la Metro C, tratta T2, e il prolungamento della Metro B, Rebibbia-Casal Monastero, per il quale abbiamo 90 milioni in perenzione nel bilancio regionale.
Considero increscioso l’atteggiamento del socio unico Roma Capitale che oggi ha deciso di non prendere parte ad una seduta di Commissione alla Pisana in cui, tra le altre cose, abbiamo avuto modo di ascoltare il grido di allarme dei vertici di Roma Metropolitane e dei sindacati, per una situazione che ogni giorno diventa più grave. Un simile atteggiamento conferma che l’amministrazione comunale non intende puntare su Roma Metropolitane, società infatti già messa in liquidazione, e questo pone seriamente a rischio i progetti finanziati anche dalla Regione, perché considerati strategici per il miglioramento della mobilità del territorio. Con quale faccia poi si chiedono al Governo 10 miliardi del Recovery Fund per le Metro della Capitale?